Panini di cena

Pani 'i cena

I panini del Giovedì Santo di Messina

La mia versione senza strutto 




Se si assaggiano, non si scordano. Una volta , a Messina i panettieri ed i pasticcieri li preparavano soltanto nel periodo quaresimale e, in particolare, il Giovedì Santo.
Pare infatti che riportino al pane spezzato da Gesù durante l'Ultima Cena .
Oggi , invece, è possibile trovarli nei panifici per tutto l'anno, Ideali , per la loro morbidezza, per esser mangiati così, o farciti con cioccolata  o anche un ripieno salato, da portare a scuola o per un break goloso in ufficio.
Sarà che io sono troppo legata alle tradizioni, ma non penserei neanche per scherzo ad acquistarne uno fuori periodo pasquale , figuriamoci a farli...
Ieri era proprio il Giovedì Santo, e mi è venuta voglia di prepararli, non fosse altro per avere la casa inondata da quel profumo indescrivibile, misto di spezie e pane caldo, che li contraddistingue. Sono gli odori , per me, i più potenti stimolatori di emozioni e ricordi, ed i panini di cena mi riportano, istantaneamente, a momenti di Pasque familiari, a sacchetti del pane quotidiano da cui era festa se ne sbucavano un paio, a Lunedì dell'Angelo da amici cari dove per merenda si farcivano con la cioccolata delle uova...
Dal desiderio di mangiarli a pesarne gli ingredienti, è stato un attimo; ho provato una versione senza strutto, usando solo olio di girasole biologicoe non ho usato farina Manitoba ; mi hanno soddisfatto, venendo comunque morbidissimi..
Alla mia  prima nipotina, Stella Lu, sono piaciuti molto.

Ingredienti

500 g di farina 00
80 g di olio di semi di girasole biologico
250 g di acqua
150 g di pasta madre o un cubetto di lievito di birra
50 g di zucchero
10 g di sale
4 gocce di essenza di chiodi di garofano
un pizzico di noce moscata in polvere
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
semi di sesamo
un uovo e poco latte per spennellare


Procedimento

 Fare la fontana  con la farina,  porre al centro il lievito , l'olio e gli aromi, cominciando a versare, a poco a poco, l'acqua, sciogliendo il lievito. Incominciare ad impastare, aggiungendo l'acqua fino ad ottenere un composto morbido ma non appiccicoso.
Porre l'impasto a lievitare fino al raddoppio, ben riparato da correnti d'aria, in una ciotola coperta da pellicola.
Tenere presente che i tempi di lievitazione saranno maggiori se si userà il lievito madre.
Una volta lievitato il composto, ricavarne un filone, che andrà diviso in parti di 75/ 80 grammi ciascuno.
Sagomarli a panino, pirlandoli, e porre di nuovo a lievitare. Dopo almeno una trentina di minuti, pennellarli con l'uovo battuto con il latte e  capovolgerli in un vassoio nel quale si sarà posto il sesamo, coprendone abbondantemente la superficie.
Infornare a 200° per una quindicina di minuti, o fino a quando appariranno giustamente bruniti ed il loro profumo vi avrà ormai sopraffatto.



Commenti

  1. Ho seguito con attenzione la ricetta, sebbene privo di una bilancia di precisione il che ha reso un po' approssimative le dosi più piccole. Non avendo trovato l'essenza di chiodi di garofano l'ho ricavata secondo le indicazioni dell'altra ricetta. Il risultato è stato ottimo da quasi tutti i punti di vista, l'unica cosa che è mancata è stato il classico colore brunito sulla superficie dei panini. Forse imputabile al forno. Ma per il resto erano proprio loro. Ricetta fantastica. Grazie! Anche da parte di Giulia e Stella Lu! :)

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  2. @Giulio, non puoi sapere quanto sia contenta di questo commento. Il blog è nato soprattutto per voi e vedere che dà i suoi frutti mi riempe di gioia. Un abbraccio e un bacio a te e le mie cicce.
    P.S. Conoscendo il forno, è già un miracolo che tu sia riuscito.Bravissimo!

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  3. Appena fatti ...li lascio raffreddare e poi ti dirò!

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