Il mio gelato per Il Club del 27

Il mio gelato per Il Club del 27


Gelato fritto senza gelatiera









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Gelato al cioccolato, gelato al cioccolato... Ricordate il tormentone dell'odiatissimo Pupo? Per Il Club del 27, stavolta, provo a fare il gelato al cioccolato, ma fritto, e senza gelatiera, di Alessandra.
La scelta, fra i golosissimi gelati della sfida MTC 22 era difficile, e penso che prima o poi ne proverò diversi, in questa che si preannuncia una torrida estate.
.Non so perché ho scelto il gelato fritto, pur leggendo della difficoltà di non fare scioglier troppo in fretta il gelato, ma eccomi qua, alle tre di notte, a scrivere un post nella speranza che domattina tutto riesca...
Sarò un po' folle, ma nonostante il periodo denso di stanchezza e problemi , non voglio rinunciare al mio angolino di divertissement ( non so se si scrive così)..
Ho seguito alla lettera la ricetta di Alessandra, che poi parte dalla base proposta dalla grande Mapi, e domattina proverò a pastellarlo e friggerlo.
Intanto, le difficoltà lamentate dalle altre sulla poca consistenza ed eccessiva scioglievolezza , non le posso condividere, anzi..
Apparentemente il gelato è bello sodo; vedremo quando sarà il momento di friggerlo..
Questo è il bellissimo banner di Mai Esteve.

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Ingredienti

375 ml latte fresco intero


250 ml panna fresca
100 g di cioccolato fondente col 50% di cacao
80 g zucchero semolato
3 tuorli di uova grandi)
3 cucchiai rasi di cacao amaro in polvere 
1 cucchiaino raso di estratto naturale di vaniglia 



Per la pastella:
1 uovo
100 g di farina 00
50  di fecola di patate
70 g di zucchero a velo
1 pizzico di lievito per dolci
100 ml circa di acqua


q.b. di olio di arachidi per friggere

Procedimento

Riporto pari pari il procedimento di Alessandra


Come spiega Mapi per avere un gelato che sappia di cioccolato e non di cacao, è necessario cuocere per qualche minuto il cacao, per cui versare in una ciotola il cacao e metà dello zucchero e mescolare bene per togliere i grumi. Unirvi un pochino di latte prelevato dal totale. Mettere in un pentolino il resto del latte e portarlo quasi a bollore. Versarlo a filo sul composto di cacao mescolando vigorosamente con una frusta per impedire la formazione di grumi. Ritrasferire tutto nella pentola e portare a bollore a fuoco lento, mescolando continuamente per non far bruciare il cacao. 
Far bollire per 6 minuti. Togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato fondente tritato, mescolando molto bene con una frusta perché si sciolga completamente.
In un altro recipiente montare i tuorli con lo zucchero restante,  finché il composto “scrive”. 
Versarvi a filo il composto al cioccolato sbattendo vigorosamente con un cucchiaio di legno e rimettere nella pentola. Portare la crema alla temperatura di 85 °C mescolando continuamente, poi togliere dal fuoco, aggiungere l’estratto di vaniglia, mescolare e abbattere la temperatura immergendo la base della pentola in un contenitore con acqua fredda e ghiaccio, mescolando perché la crema si raffreddi uniformemente. Filtrarla con un colino per eliminare eventuali grumi che siano rimasti, versarla in un barattolo a chiusura ermetica e riporla in frigo a raffreddare per un’ora, o per tutta la notte. Trascorso questo tempo aggiungere la panna ed amalgamare.
Trasferire il composto in un contenitore basso, lungo e stretto munito di coperchio , tappare e riporre nella parte più fredda del freezer per 60-90 minuti. Trascorso questo tempo la miscela sarà ghiacciata sulla base e sui bordi, ma morbida al centro. Mescolarla molto velocemente con uno sbattitore elettrico per uniformarne la densità , poi riporla nuovamente nella vaschetta livellandola bene e rimettetela in freezer. Ripetere il procedimento per altre 2 volte a intervalli di un’ora e mezza ciascuno; dopo la terza volta trasferire il gelato nella vaschetta che lo conterrà, preferibilmente in polipropilene e riempita fino a 6 mm dal bordo; coprire il composto con un rettangolo di carta forno fatto aderire alla sua superficie (per limitare la presenza di aria umida e impedire la formazione di fastidiosi cristalli di condensa sulla superficie), tappare e rimettere in freezer per almeno 2 ore. 
Trascorso questo tempo, estrarre il gelato dal congelatore, e preparare delle palline di gelato, grandi come un kiwi, metterle su un vassoietto coperto di carta da forno e rimettere nel congelatore per 4-5 ore, le palline di gelato devono essere ben sode.
Nel frattempo preparare la pastella: in una terrina amalgamare la farina, la fecola, l'uovo e l'acqua ghiacciata, si deve ottenere una pastella densa, aggiungere infine il lievito amalgamandolo bene. Fare riposare questa pastella per qualche ora, va bene il tempo di riposo delle palline di gelato.
A questo punto immergere le palline di gelato una alla volta nella pastella, riposizionarle sul vassoio con la carta da forno e fare riposare in congelatore per 2 ore. Ripetere questa operazione ancora una o due volte, dipende da quanto spesso vi piace il guscio.
Mettere l'olio in una pentolina alta e stretta, portarlo a temperatura, e friggere le palline di gelato una alla volta, girandole delicatamente, ci vorranno circa 30-40 secondi, affinchè siano pronte. Scolarle metterle su un foglio di carta assorbente e servirle ancora calde spolverate di zucchero semolato.
Considerando che ci vuole parecchio tempo tra i vari "riposi", l'ideale sarebbe di preparare le palline il giorno prima, lasciarle nel congelatore e procedere alla frittura nel momento in cui serve.














Il mio contributo a Il club del 27 di giugno.

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