Croccante di mandorle

Croccante di mandorle

per Il calendario del cibo italiano



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Non riesco a parlare di cibo senza agganciarmi a ricordi di profumi e sapori, ad emozioni e ricordi. E così è per il croccante, che noi ,a casa, chiamiamo "torrone"; non è quello racchiuso fra ostie, ma si fa semplicemente con frutta secca e zucchero, e ne esistono diverse varianti.
Non vi era Natale, da piccola, in cui la nonna Maria non lo preparasse, a volte anche con le nocciole,ed allora l'odore del caramello e della frutta secca tostata bastavano a fare Natale.
Oggi, per la Giornata nazionale della Mandorla, delCalendario del cibo italiano il mio contributo sarà proprio il croccante di mandorle.
 Quello di nonna Maria.


Ingredienti :


Mandorle siciliane g 300
Zucchero g 250
Mezzo limone


Procedimento :

Il mio croccante è sempre stato con le mandorle intere, non pelate. Ma, nel caso voleste farlo con le mandorle pelate...


Pelare le mandorle, tuffandole in acqua bollente per pochi minuti e poi in acqua fredda. Per togliere velocemente la pellicina, scolarle e porle su di uno strofinaccio, strofinandovele dopo averle coperte. 
L'attrito le libererà velocemente della pellicina esterna.
Porle ad asciugare in forno a 180 gradi, per non più di cinque minuti.
Nel frattempo, sciogliere senza mescolare lo zucchero in una casseruola, portandolo a caramello. Appena avrà colore ambrato ( a meno che non vogliate usare il caramellometro o il metodo della pallina di zucchero nel bicchiere di acqua), unire le mandorle, mescolare per qualche istante e versare su un tagliere di marmo leggermente oliato o ( se non si vuole sentire il sapore dell'olio)  inumidito di acqua fredda.
A questo punto, mia nonna gli dava lo spessore e la forma voluta con l'aiuto di mezzo limone infilzato in una forchetta: così, oltre a limitare il rischio di ustioni, il croccante assorbirà gli oli essenziali dell'agrume, acquistandone in profumo.
Quando sarà maneggiabile, ma non ancora del tutto freddo, tagliarlo in rombi o barrette e, se non lo si serve subito, porlo al riparo da umidità, meglio se avvolto in carta oleata o da forno.












Con questa ricetta partecipo alla Giornata nazionale della mandorla per Il calendario del cibo italiano.



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